Associazione per la storia della Resistenza in Piemonte
Piazza Carignano - 10100 - Torino, TO
1947
1949
privato
ente e associazione culturale
All'origine dell'Istituto storico della Resistenza in Piemonte fu la volontà di alcuni esponenti del disciolto Comitato di liberazione nazionale regionale piemontese. Il 25 aprile 1947 sottoscrissero l'atto di fondazione Paolo Greco e Franco Antonicelli, già rappresentanti liberali nel Clnrp, da poco usciti dal partito per aderire alla Concentrazione democratica repubblicana di Parri e La Malfa; gli azionisti Alessandro Galante Garrone e Giuseppe Manfredini, insieme a Dante Livio Bianco, già comandante delle formazioni Giustizia e libertà del Piemonte; i socialisti Mario Passoni e Giorgio Montalenti; i cattolici Andrea Guglielminetti e Eugenio Libois; i comunisti Matteo Sandretti e Amedeo Ugolini. "La loro opera era l'espressione sul piano culturale di un informale collegamento tra i resistenti, che travalicava i partiti di appartenenza, coinvolti e rappresentati in misura assai diversa da un'azione che, al di là di ogni retorica unitaria, recuperava il valore del confronto, rigettando la logica di contrapposizione frontale che divideva il paese" (Marchis). La forma giuridica scelta fu quella dell'Associazione per la storia della Resistenza, di carattere privato, a cui era demandato il compito della creazione e del funzionamento di un Istituto storico, con competenze regionali, che attraverso la raccolta e la conservazione dei documenti, la promozione di ricerche e studi, le pubblicazioni, oltre ad attività più propriamente divulgative come conferenze e mostre, seguisse percorsi scientifici "per fissare serenamente nella storia una fase decisiva della nostra recentissima vita nazionale".
L'Associazione assolse rapidamente il suo compito: quando nel 1949 venne registrato lo statuto, lo stesso atto notarile constatò che "l'Istituto così creato [era] già in grado di pubblicare un bollettino ed un repertorio delle fonti".