Ermenegildo
Catalini
M
23/03/1895, Grottazzolina (AP), Italia
05/11/1958, Ancona (AN), Italia
Coniugato
Nato il 23 marzo 1895 a Grottazzolina da una famiglia di piccoli proprietari studia prima in seminario poi nel regio liceo di Fermo in questo periodo tra il 1911 e il 1912, da vita insieme al fratello maggiore Francesco Felice al foglio "Il Risveglio" e fonda, sempre con l'appoggio del fratello un circolo popolare ricreativo, successivamente è redattore capo del giornale per contadini "Gioventù Contadina", si diploma nel 1914. Partecipa come volontario alla Prima guerra mondiale, si laurea in lettere a Roma nel 1920. Nel 1929 consegue a Napoli la sua seconda laurea in giurisprudenza. Nel frattempo è costretto a girare l'Italia centro meridionale come professore di lettere italiane e latine in diversi licei (Avellino, Lucera). Nel 1930 ottiene il trasferimento al liceo "Campana" di Osimo, per poi passare l'anno successivo ad Ancona, qui insegna italiano e latino al liceo classico Rinaldini, fino al 1950. Sposato con una sua ex allieva Giorgia dalla quale ha due figlie, Rossella morta a soli sei anni nel 1951, e Paola attualmente docente di diritto del lavoro all'università di Ancona
Nel maggio del 1943 è arrestato per attività antifascista. Aveva aderito al Pci fin dal 1926.
Subito dopo la liberazione di Ancona è eletto prima vice presidente della provincia e poi vice sindaco cariche provvisorie ma che dimostrano la grande stima che riscuote la sua persona. In questo periodo ricopre anche la carica di presidente della commissione di epurazione della scuola e, sostituendo l'avv. Oddo Marinelli, anche presidente della commissione di epurazione dell'ordine degli avvocati. Eletto nell'immediato dopoguerra nel comitato federale del Pci della città. Nel 1946 è direttore del periodico della federazione del Pci di Ancona "Bandiera Rossa" e continuerà ad essere direttore anche del successivo "Voce Marchigiana". Dal 1956 redige "Il Trattore" foglio che il partito dedicherà ai problemi dei contadini.
Eletto consigliere comunale il 24 marzo 1946, conserva la carica fino al 6 aprile del 1957 quando rassegna le proprie dimissioni. Il 30 giugno 1950 è eletto assessore e ancora vice sindaco di Ancona, carica che tiene fino alle elezioni amministrative del maggio 1951 quando, costretto il Pci all'opposizione, torna a fare il semplice consigliere comunale.
Candidato alla costituente fu riproposto dal partito come candidato alla Camera nelle politiche del 1958 ma in ambedue i casi non fu eletto. Consigliere e assessore provinciale.
Muore ad Ancona il 5 novembre 1958 a seguito di un emorragia celebrale.
Citazioni di o su Ermenegildo Catalini in Monografia
• Domenico Pupilli, Il professor Catalini. Vicenda umana e passione democratica di un "piccolo maestro", Fermo, Andrea Livi Editore, 1995, vol.1, pp.159
Citazioni di o su Ermenegildo Catalini in Articolo di monografia
• Domenico Pupilli, Ermenegildo Catalini, professore e avvocato, Nicola Sbano (cur.) in Avvocati politici, politici avvocati, Nicola Sbano (cur.), Ancona, il lavoro editoriale, collana storica del Consiglio dell'Ordine degli av, 2006, vol. 1, pp. 131-137
Citazioni di o su Ermenegildo Catalini in Articolo di periodico
• Domenico Pupilli, Il professor Catalini: profilo di un intellettuale di provincia in "storia e problemi contemporanei", a. 1995, n. 16, Bologna, 1995, pp. 149-169 • Ermenegildo Catalini. Un intellettuale tra liberalismo e comunismo, Domenico Pupilli (cur.) in "I quaderni trimestrale dell'Istituto Gramsci marche", a. 1997, n. 22-23, Ancona, 1997, pp. 131
Citazioni di o su Ermenegildo Catalini in Tesi
• Catalini Ermenegildo, Il pensiero giuridico-politico di Benedetto Spinosa, Napoli, Reale università degli studi di Napoli, a.a. 1928-29