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Profilo biografico: Paolo Scarpone

Paolo Scarpone M
12/07/1905, Torino (TO), Italia
25/03/1985, Pietra Ligure (SV), Italia
Paolo Scarpone nacque a Torino il 12 luglio 1905; convinto antifascista, nel 1926 aderì al Partito comunista clandestino. L'anno dopo fu arrestato con altri dodici comunisti torinesi e deferito al Tribunale speciale. Il 31 luglio del 1928 fu assolto per insufficienza di prove e prese la via della Francia, dove si diede a lavorare per il partito. Inviato in missione in Italia, il giovane operaio antifascista cadde di nuovo nelle mani della polizia e questa volta il Tribunale speciale gli inflisse, nel 1932, dodici anni di reclusione. Scontò la condanna, prima nel carcere di Civitavecchia e poi a Ventotene.
La guerra di Liberazione lo vide svolgere un ruolo di rilievo nella Resistenza novarese. A Novara, dove era membro della segreteria della Federazione comunista, Scarpone finì di nuovo in carcere, questa volta in mano ai tedeschi. Si salvò perché, era il luglio del 1944, fu oggetto di uno "scambio" con ufficiali della Wehrmacht catturati dai partigiani.
Diventato commissario politico presso il Comando unico della zona dell'Ossola, svolse nella Resistenza un ruolo tanto importante da ricevere, finita la guerra, la medaglia d'argento al valor militare con la seguente motivazione:"magnifica figura di apostolo della libertà e della democrazia, di organizzatore politico e di combattente della libertà fu tra i primi tenaci campioni della lotta antinazifascista e partigiana all'inizio della quale fu arrestato. Liberato in seguito a scambio di prigionieri veniva eletto ispettore generale dei commissari politici del raggruppamento divisioni partigiane della Val Sesia, Ossola, Cusio e Verbano. Nominato successivamente commissario di guerra del comando militare unico della zona Ossola, per ben sette mesi consecutivi in difficili condizioni di ambiente e in rigidissime condizioni di clima collaborava con fede, capacità e coraggio per il potenziamento spirituale e materiale delle formazioni partigiane, rivelando doti non comuni di carattere ed equilibrio, di organizzazione delle formazioni dipendenti duramente e continuamente provate dal nemico di gran lunga superiore per forze e per mezzi e alla difesa delle 16 centrali elettriche dell'Ossola. Al momento dell'insurrezione generale partecipava attivamente con valore e con sprezzo del pericolo alle operazioni che portarono alla liberazione dell'Ossola, della Lombardia occidentale e della città di Milano". Dopo la Liberazione fu dirigente comunista a Torino, per lavorare poi alla direzione della Scuola sindacale della Cgil. Morì in Liguria, dove trascorse da pensionato i suoi ultimi anni.
Fonte: www.anpi.it/donne-e-uomini/465/paolo-scarpone e www.storia900bivc.it.

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Scarpone Paolo

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Silvia Mantellero
08/09/2016 08/09/2016
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Come citare questa fonte. Scarpone, Paolo  in Archos Biografie [IT-BP1206]
Ultimo aggiornamento: mercoledì 30/1/2019