Carlo
Carli
M
24/06/1920, Pontebba (UD), Italia
21/01/1944, Avigliana (TO), Italia
Celibe
Nato a Pontebba (provincia di Udine) nel 1920, studente alla Facoltà di Chimica a Torino, Carlo Carli ebbe modo di frequentare la scuola allievi ufficiali di Asciano (Siena), diventando così sottotenente di artiglieria. Fu proprio dalla scuola che il 27 luglio 1943 - due giorni dopo la destituzione di Mussolini da capo del governo - inviò una lettera al padre Michele, ex ferroviere e di idee socialiste, in cui manifestava già il proprio orientamento antifascista: «Finalmente possiamo gridarlo forte; finalmente siamo liberi di poter parlare ed esporre le proprie idee [...]. Spero che anche voi avrete esposto la bandiera tricolore; se non l'avete fatto fatelo subito e gridate con me viva l'Italia libera e morte ai tiranni». Dopo l'annuncio dell'armistizio fu tra i primi a recuperare armi e munizioni e organizzare nuclei di resistenti in Valle di Susa. Protagonista di una serie di azioni di disarmo, sabotaggi e requisizioni nelle abitazioni di esponenti del partito fascista repubblicano, l'8 dicembre 1943 partecipò con la sua formazione al cosiddetto "giuramento partigiano della Garda", cerimonia che si svolse poco sopra la località Martinetti, frazione di San Giorio di Susa, alla presenza dei principali organizzatori del movimento di resistenza nella valle. Il 21 gennaio 1944, ad Avigliana, fu ucciso dalla Gnr presso la stazione ferroviaria. Alla memoria di Carlo Carli venne intitolata la 41ª brigata Garibaldi.
Citazioni di o su Carlo Carli in Varie
• Sergio Bellone, Nota biografica sul comandante Carlo Carli, [dattiloscritto s.d. custodito nel fondo Carli Bruno, fascicolo 17 (Archivio Istoreto)]