Dante
Di Nanni
M
27/03/1925, Torino (TO), Italia
18/05/1944, Torino (TO), Italia
Celibe
Abitante prima in via del Carmine e successivamente nella casa popolare di via Cimarosa 30, il 1° settembre 1942 si arruolò volontario negli avieri motoristi presso la scuola di Varese; dopo l'armistizio rimase alla macchia sino al 10 dicembre 1943, quando rientrò a Torino. Attraverso l'amico Francesco Valentino, abitante nella stessa casa, il giovane entrò a far parte del Gap comandato da Giovanni Pesce. Il 15 febbraio rimase ferito in un'azione contro i nazifascisti nei pressi di corso Francia e fu costretto all'inattività per qualche tempo. La notte del 16 maggio 1944, insieme ad altri compagni, partecipò ad un'azione contro la cabina Eiar di corso Giulio Cesare. L'assalto riuscì e l'antenna radio venne distrutta, ma il gruppo di gappisti, intercettato dalla Gnr, fu in parte catturato.
Di Nanni, riuscito a far perdere le proprie tracce, si rifugiò nella casa di via San Bernardino 14, usata come base, ma ventiquattr'ore dopo, il suo nascondiglio fu scoperto dai militi della Gnr che tentarono di arrestarlo. Di Nanni si difese strenuamente con il lancio di bombe a mano. Solo dopo oltre tre ore i fascisti riuscirono ad aver ragione del giovane che trovò la morte sopraffatto da ingenti forze nel frattempo sopraggiunte. Medaglia d'oro al valor militare.
Banca Dati delle "Lapidi della città di Torino ai caduti per la liberazione", Istoreto, 2005[http://intranet.istoreto.it/lapidi/sk_lapide.asp?id=76]
Citazioni di o su Dante Di Nanni in Articolo di periodico
• Nicola Adduci, Il mito e la storia: Dante Di Nanni in "Studi Storici", a. 53, n. 4, ottobre-dicembre 2012, pp. 957-999