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Profilo biografico: Giorgio Marincola

Giorgio Marincola M
23/09/1923, Mahaddei Uen (), Somalia
04/05/1945, Stramentizzo (TN), Italia
Celibe
Nasce il 23 settembre del 1923 a Mahaddei Uen (Mahadday Weyne) a nord di Mogadiscio da Giuseppe Marincola, sottufficiale del regio esercito italiano di stanza in Somalia, e da Askhiro Hassan, originaria di Harardere (Xarardheere). A differenza dei numerosi nati dalle unioni tra militari italiani e donne locali, viene riconosciuto dal padre insieme alla sorella Isabella, di due anni più giovane.
Nel 1926 il padre decide di rientrare in Italia. Giorgio è affidato agli zii paterni residenti a Pizzo Calabro (VV). Nel 1933 raggiunge il padre e la sorella a Roma dove successivamente frequenta il liceo ginnasio Umberto I (ora liceo ginnasio statale Pilo Albertelli).
Suo professore di Storia e Filosofia è Pilo Albertelli, noto antifascista poi caduto alle Fosse Ardeatine, dal quale Giorgio riceve "l'educazione al dissenso".
Nel 1941 si iscrive alla Facoltà di Medicina con l'intento di specializzarsi in malattie tropicali per tornare in Somalia.
Dopo l'otto settembre 1943, si unisce alle formazioni partigiane Gl operanti nel Viterbese.
Nel giugno del 1944, alla liberazione di Roma, decide di continuare il suo impegno e raggiunge in Puglia un campo di addestramento inglese.
Membro della missione Bamon, con il nome di battaglia "Mercurio", è paracadutato nei pressi di Zimone (BI).
Nel gennaio 1945 è arrestato. Condotto poi a Villa Schneider, sede delle SS in Biella, è costretto a parlare a una trasmissione di Radio Baita. Messo davanti al microfono, anzichè denigrare la resistenza, la esalta. La trasmissione è bruscamente interrotta.
Tra il febbraio ed il marzo del 1945 è condotto prima alle carceri Nuove di Torino e in seguito nel Lager di Bolzano.
Il 30 aprile 1945 gli alleati liberano il Lager. Volendo proseguire la lotta, raggiunge la Val di Fiemme, dove si temono rappresaglie da parte dell'esercito tedesco in ritirata.
Con alcuni compagni organizza un posto di blocco nei pressi di Stramentizzo.
All'alba del 4 maggio una colonna delle SS, protetta da bandiera bianca, si avvicina al gruppo di partigiani che si mostrano disarmati per tranquillizzare i soldati tedeschi in arrivo. Questi ultimi con un inganno aprono il fuoco. Giorgio Marincola è tra i primi caduti della strage di Stramentizzo. Il Successivamente al decreto del 2 ottobre 1952 firmato dal Presidente del Consiglio De Gasperi, il 18 aprile 1953 viene insignito della Medaglia d'oro al valor militare alla memoria.


Citazioni di o su Giorgio Marincola in Monografia

Carlo Costa, Lorenzo Teodonio, Razza partigiana. Storia di Giorgio Marincola (1923-1945), Roma, Iacobelli, 2009, pp.173
Lorenzo Gardumi, Maggio 1945 "a nemico che fugge ponti d'oro", Trento, Fondazione Museo Storico del Trentino, 2008, pp.361
Anello Poma, Gianni Perona, La Resistenza nel Biellese, Biella, Libreria Vittorio Giovannacci, Studi e documenti, 1978, pp.460, [Prefazione di Guido Quazza]

Citazioni di o su Giorgio Marincola in Articolo in sito web

Razza partigiana in "www.razzapartigiana.it"

Citazioni di o su Giorgio Marincola in Varie

voce "Marincola, Giorgio", [in Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza, Fondatore e primo direttore Pietro Secchia, Direttore (dal 1973) Enzo Nizza, vol. III, Milano, La Pietra, 1976, pp. 871]

Relazioni con altri documenti e biografie


Emanuele Biasetti
15/01/2010 26/01/2010
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Come citare questa fonte. Marincola, Giorgio  in Archos Biografie [IT-BP600]
Ultimo aggiornamento: mercoledì 30/1/2019