Mario
Levi
M
16/02/1905, Firenze (FI), Italia
01/09/1973, Calvi, Corsica, Francia
Figlio dell'istologo Giuseppe Levi, Mario nasce a Firenze nel 1905. A Torino, dove la famiglia si è trasferita nel 1919, frequenta il liceo D'Azeglio e ha i primi contatti con il movimento antifascista Giustizia e Libertà. Nel gennaio 1932 viene fermato nell'operazione di polizia che colpisce il gruppo riunito intorno a Luigi Scala e Mario Andreis. Laureatosi in scienze commerciali, Levi diviene direttore commerciale della Olivetti. Intanto, varca più volte la frontiera per introdurre clandestinamente in Italia la stampa di Gl. L'11 marzo 1934 è fermato con Sion Segre alla frontiera di Ponte Tresa, ma riesce a fuggire raggiungendo a nuoto la sponda elvetica del lago di Lugano. L'avvenimento provoca una violenta campagna di stampa antiebraica e la caduta del gruppo di Gl che fa capo a Leone Ginzburg (che nel 1938 si sposerà con una sorella di Levi, Natalia).
Trasferitosi a Parigi, scrive (pseudonimo Selva) sui "Quaderni di Giustizia e Libertà" e sul settimanale "Giustizia e Libertà". Stringe solidi rapporti con Andrea Caffi, Nicola Chiaromonte e Renzo Giua, con i quali nel gennaio 1936 si allontana da Gl. Levi, per un periodo insegnante a Courpière, collabora poi con il "Nuovo Avanti" e con il periodico "La Lumière". Tra il 1938 e il 1940 con Caffi, Chiaromonte, Emanuele e Vera Modigliani e Giuseppe Faravelli è nella redazione di un programma in lingua italiana trasmesso dalla radio francese e organizzato da Angelo Tasca.
Con l'occupazione tedesca si trasferisce nella regione di Tolosa, dove nel marzo 1942 è arrestato dalla polizia di Vichy e internato per un periodo nel campo di Vernet. In seguito prende parte alla Resistenza, avvicinandosi Front national de l'indépendance de la France, ispirato dal Pcf.
Nel dopoguerra resta in Francia, assumendone la cittadinanza, e lavora per la radio francese e per l'Unesco. Dagli anni Cinquanta, collabora con il Centre d'études de politique étrangère pubblicando numerosi saggi sulla rivista "Politique étrangère". Muore a Calvi il 1° settembre 1973.
Citazioni di o su Mario Levi in Monografia
• Natalia Ginzburg, Lessico famigliare, Torino, Einaudi, 2005, pp.265, [1ª ed. 1963] • Mario Giovana, Giustizia e Libertà in Italia. Storia di una cospirazione antifascista (1929-1937), Torino, Bollati Boringhieri, 2005, pp.533 • Marco Bresciani, La rivoluzione perduta: Andrea Caffi nell'Europa del Novecento, Bologna, il Mulino, 2009, pp.310 • Patrizia Gabrielli, Col freddo nel cuore. Uomini e donne nell'emigrazione antifascista, Roma, Donzelli, 2004, pp.147-189 • Paolo Bagnoli, Rosselli, Gobetti e la rivoluzione democratica, Firenze, La Nuova Italia, 1996, pp.77-82 • Gino Bianco, Un socialista "irregolare". Andrea Caffi intellettuale e politico d'avanguardia, Cosenza, Lerici, 1977, pp.77-82, [introduzione di Alberto Moravia] • Aldo Garosci, Vita di Carlo Rosselli, Firenze, Vallecchi, 1973, vol.2, pp.249-528 • Giuliana Segre, Piccolo memoriale antifascista, Alberto Cavaglion (cur.), Scandicci, La Nuova Italia, 1999, pp.11-12 • Maja Pflug, Natalia Ginzburg. Arditamente timida. Una biografia, Milano, La tartaruga, 1997, pp.11-50 • Sion Segre Amar, Lettera al duce. Dal carcer tetro alla mazzetta, Firenze, Giuntina, 1994, pp.27-72 • Riccardo Levi, Ricordi politici di un ingegnere, Milano, Vangelista, 1981, pp.24-33 • Vera Modigliani, Esilio, Milano, Garzanti, 1946, pp.270-329 • Barbara Allason, Memorie di un'antifascista 1919-1940, Roma-Firenze-Milano, Edizioni U, 1946, pp.157-160
Citazioni di o su Mario Levi in Articolo di periodico
• Paolo Bagnoli, Di un dissidio in Giustizia e Libertà. Lettere inedite di Mario Levi, Renzo Giua, Nicola Chiaromonte, Carlo Rosselli, Aldo Garosci, 1934-1935 in "Mezzosecolo", n. 3, pp. 5-54, [annali 1978-1979] • Jacques Vernant, Mario Levi in "Politique étrangère", n. 4, 1973, pp. 513-516, [http://www.persee.fr/web/revues/home/prescript/article/polit_0032-342x_1973_num_38_4_1862# ]