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Profilo biografico: Leo Valiani

Leo Valiani M
09/02/1909, Fiume (), Austria-Ungheria
18/09/1999, Milano (MI), Italia
Leo Valiani (Weiczen prima dell'italianizzazione), nasce nel 1909 a Fiume, dove i genitori, ebrei di madrelingua tedesca, si sono trasferiti dalla Bosnia-Erzegovina. Trascorsi con la famiglia a Budapest gli anni della grande guerra nel 1919 torna a Fiume e qui assiste all'occupazione della città da parte dei legionari di D'Annunzio.
Affascinato dal socialismo fin dall'infanzia, davanti al consolidamento del fascismo, nel 1926 Valiani - che due anni prima in seguito alla morte del padre è stato costretto a lasciare il ginnasio e a impiegarsi presso la Banca Mobiliare di Fiume - si reca a Milano per prendere contatto con l'antifascismo socialista: conosce Filippo Turati e Claudio Treves e si impegna a diffondere nella Venezia Giulia il "Quarto Stato" di Pietro Nenni e Carlo Rosselli. Valiani, inoltre, entra in relazione con Ermanno Bartellini e, attraverso di lui, con il gruppo della rivista "Pietre".
A causa della sua attività nel diffondere stampa antifascista, nel febbraio 1928 Valiani è arrestato e condannato a 4 anni di confino, poi ridotti a uno. A Ponza, anche grazie all'influenza di Giuseppe Berti, aderisce al Partito comunista d'Italia. Liberato nell'agosto 1929, Valiani costituisce una cellula comunista presso la Banca Mobiliare di Fiume dove è stato riassunto. Nel febbraio 1931 è nuovamente arrestato e condannato dal Tribunale speciale - che lo individua come capo dell'organizzazione - a 12 anni e 7 mesi di detenzione; è imprigionato prima a Lucca e poi a Civitavecchia e a stretto contatto con Pietro Secchia e altri compagni di partito.
Liberato nel marzo 1936, per effetto di amnistia e di indulto, Valiani è espulso dall'Italia e raggiunge Parigi, dove diviene redattore del settimanale "Il Grido del popolo" diretto da Teresa Noce. Valiani, pur continuando a militare nel Pcd'I, entra in contatto con ambienti marxisti dissidenti, collaborando con le riviste "Que faire" e "Drapeau rouge". Inviato in Spagna nell'agosto 1936 dopo lo scoppio della guerra civile come corrispondente del settimanale del Pcd'I, Valiani nel 1937 diventa redattore capo de "La Voce degli italiani".
Il patto Ribbentrop-Molotov segna un punto decisivo nel suo graduale distacco dal comunismo, tuttavia Valiani sceglie di non sottrarsi agli arresti con i quali le autorità francesi, in conseguenza del patto, colpiscono i comunisti e viene internato a Vernet, insieme allo scrittore Arthur Koestler. Qui, manifestata la propria posizione, Valiani è espulso dal partito e aderisce al movimento antifascista Giustizia e Libertà, anche grazie all'amicizia stretta con Franco Venturi e Aldo Garosci sin dal 1937. Con l'appoggio di Gl, Valiani nell'ottobre 1940 fugge da Vernet, lascia l'Europa e, via Casablanca, raggiunge nel dicembre 1941 il Messico, dove mantiene i contatti con gli ambienti di Gl (scrivendo sui "Quaderni italiani") e collabora con Victor Serge. Contattato dal Soe britannico nel 1942, Valiani rientra Europa: giunto in Sicilia subito dopo l'armistizio dell'8 settembre, il 9 ottobre 1943 arriva a Roma, dove conosce Ugo La Malfa e aderisce al Partito d'Azione, stabilendosi poco dopo a Milano.
Deciso fautore, con Vittorio Foa, Altiero Spinelli e Riccardo Lombardi, di una rivoluzione democratica, Valiani diviene segretario del PdA per l'Alta Italia e, dal giugno 1944, lo rappresenta nel Comitato di liberazione nazionale Alta Italia. Ha un ruolo centrale nella Resistenza: nella primavera del 1945, fa parte del Comitato del Clnai che impartisce l'ordine dell'insurrezione ed è tra coloro che decidono la condanna a morte per Mussolini.
Membro dell'esecutivo nazionale del PdA dopo la Liberazione e direttore dell'edizione milanese dell'"Italia libera" fino alla caduta del governo Parri, è consultore nazionale e deputato dell'Assemblea costituente. Al momento dello scioglimento del PdA, nell'ottobre 1947, Valiani abbandona la militanza attiva, pur accettando la candidatura nel Fronte popolare alle elezioni del 1948.
Nel dopoguerra, riprende il lavoro in banca - prima con Mediobanca, poi dal 1949 al 1975 con la Comit di Raffaele Mattioli - e si dedica agli studi storici coltivati sin dagli anni dell'esilio, nei quali occupa un posto essenziale il movimento operaio. Storico, giornalista e osservatore partecipe dell'attualità, Valiani collabora con molteplici testate, tra cui "Il Ponte", "Rivista storica italiana", "Nuova Antologia", "Il Mondo", "L'Espresso" e "Il Corriere della Sera", di cui dal 1970 diviene editorialista. La politica per Valiani rimane negli anni una priorità: fautore di una terza forza laica e federalista, nel 1949 sostiene il Partito socialista unitario, nel 1953 aderisce a Unità popolare, nel 1955, con Ernesto Rossi, è tra i fondatori del Partito radicale e nel 1966 appoggia l'unificazione tra il Partito socialista e il Partito socialdemocratico. Il presidente della Repubblica Pertini il 12 gennaio 1980 lo nomina senatore a vita; nel gruppo del Partito repubblicano fino al 1994, entra poi nella Sinistra indipendente (1994-1996) e infine nel gruppo misto. Muore a Milano il 18 settembre 1999.


Citazioni di o su Leo Valiani in Monografia

Andrea Ricciardi, Leo Valiani. Gli anni della formazione. Tra socialismo, comunismo e rivoluzione democratica, Milano , FrancoAngeli, 2007, pp.313
Leo Valiani tra politica e storia. Scritti di storia delle idee (1939-1956), David Bidussa (cur.), Milano, Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, 2008, pp.XXI-597, [presentazione di Giovanni De Luna; "Annali della Fondazione Feltrinelli", anno XLII 2006 ]
Leo Valiani, La rivoluzione democratica e l'eredità rosselliana. Scritti (1980-1999), Mirco Bianchi (cur.), Pistoia, ISRPT, 2007, pp.XLIX-97, [presentazione di Roberto Barontini, introduzione di Paolo Bagnoli, con un ricordo di Antonio Maccanico]
Giovanni Busino, Tra storia e politica. Bibliografia degli scritti di Leo Valiani (1926-1999), Milano, Sipiel, 2000, pp.XLV-233
Giovanni De Luna, Storia del Partito d'Azione, Torino, UTET, 2006, pp.468, [1ª edizione Milano, Feltrinelli, 1982]
Elena Savino, La diaspora azionista. Dalla Resistenza alla nascita del Partito radicale, Milano, FrancoAngeli, 2010, pp.367
L'impegno e la ragione. Carteggio tra Aldo Garosci e Leo Valiani (1947-1983), Franco Fantoni (cur.), Milano, FrancoAngeli, 2009, pp.223, [presentazione di Arturo Colombo]
Leo Valiani, Franco Venturi, Lettere 1943-1979, Edoardo Tortarolo (cur.), Firenze, La Nuova Italia, 1999, pp.380, [introduzione di Giorgio Vaccarino ]
Leo Valiani, Discorsi parlamentari, Bologna, il Mulino, 2005, pp.305, [con un saggio di Giorgio La Malfa]
Leo Valiani, Testimoni del Novecento, Cosimo Ceccuti (cur.), Firenze, Le Monnier, 1999, pp.395
Leo Valiani, Tutte le strade conducono a Roma, Bologna, il Mulino, 1995, pp.292, [introduzione di Claudio Pavone (1ª edizione Firenze, La Nuova Italia, 1947)]
Leo Valiani, Sessant'anni di avventure e battaglie. Riflessioni e ricordi raccolti da Massimo Pini, Milano, Rizzoli, 1983, pp.189
Leo Valiani, La dissoluzione dell'Austria Ungheria, Milano, Il saggiatore, 1985, pp.453, [ 1ª edizione 1966]
Leo Valiani, Dall'antifascismo alla Resistenza, Milano, Feltrinelli, 1959, pp.193
Leo Valiani, Questioni di storia del socialismo, Torino, Einaudi, 1958, pp.451, [ ]
Leo Valiani, L'avvento di De Gasperi. Tre anni di politica italiana, Torino, De Silva, 1949, pp.167

Citazioni di o su Leo Valiani in Articolo di monografia

Andrea Ricciardi, Gaetano Salvemini e Leo Valiani: un epistolario tra eretici (1945-1947) in Il prezzo della libertà. Gaetano Salvemini in esilio (1925-1949), Patrizia Audenino (cur.), Soveria Mannelli, Rubbettino, 2009, pp. 277-315
Andrea Ricciardi, L'epistolario tra Ernesto Rossi e Leo Valiani in Ernesto Rossi. Un democratico europeo, Antonella Braga e Simonetta Michelotti (cur.), Soveria Mannelli, Rubbettino, 2009, pp. 285-328, [prefazione di Mauro Begozzi]
Leo Valiani, Il Partito d'Azione, L. Valiani, G. Bianchi, E. Ragionieri in Azionisti cattolici e comunisti nella Resistenza, Milano, Angeli, 1971, pp. 11-148

Citazioni di o su Leo Valiani in Articolo di periodico

Andrea Ricciardi, Leo Valiani tra politica e storia in "Annali dell'istituto storico italo-germanico in Trento", n. XXXV , 2009, pp. 113-144, [Bologna, il Mulino, settembre 2010]

Citazioni di o su Leo Valiani in Varie

Bibliografia Leo Valiani, [Banca dati sul sito della Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, http://www.fondazionefeltrinelli.it/feltrinelli-cms/cms.view?munu_str=0_6_3&numDoc=645]

Relazioni con altri documenti e biografie

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Bosnia-Erzegovina; Budapest, Ungheria; carcere di Lucca, Lucca, LU; carcere, Civitavecchia, RM; Casablanca, Marocco; Europa; Fiume [Rijeka], Croazia; Le Vernet d'Ariège, Midi-Pyrénées, Francia; Messico; Milano, MI; Parigi, Francia; Ponza, LT; Roma, RM; Sicilia; Spagna; Venezia Giulia
Bartellini, Ermanno; Berti, Giuseppe; D'Annunzio, Gabriele; Foa, Vittorio; Garosci, Aldo; Koestler, Arthur; La Malfa, Ugo; Lombardi, Riccardo; Mattioli, Raffaele; Mussolini, Benito, duce; Nenni, Pietro; Noce, Teresa, Estella; Pertini, Alessandro, Pertini Sandro; Rosselli, Carlo; Rossi, Ernesto; Secchia, Pietro; Serge, Victor; Spinelli, Altiero; Treves, Claudio; Turati, Filippo; Valiani, Leo; Venturi, Franco
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Chiara Colombini
12/10/2011 25/10/2011
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Come citare questa fonte. Valiani, Leo  in Archos Biografie [IT-BP634]
Ultimo aggiornamento: mercoledì 30/1/2019