Guido
Porta
M
01/01/190, Savona (SV), Italia
29/04/1977, Savona (SV), Italia
Porta Guido
nato a Savona (SV) il 01/01/1904
paternità: fu Cristofaro e Bottino Santina
professione: operaio, residente a Savona
colore politico: Comunista
Viene deferito al Tribunale Speciale per la difesa dello Stato per partecipazione ad associazione sovversiva. Infatti dagli atti della Prefettura di Savona si evince che dopo lunghe e delicate indagini Porta, insieme ad altri, è membro di un'organizzazione comunista del capoluogo.
In contatto con il Partito comunista, al quale scrive con il limone e usa un cifrario.
Tiene i collegamenti con i componenti dell'organizzazione. Autore anche del lancio di manifesti sia a Savona che a Vado Ligure.
Viene denunciato il 30/06/1938 dalla Questura di Savona e arrestato il 30/04/1938 a Savona.
Il 10/02/1939 viene processato dal Tribunale Speciale e condannato a sei anni di reclusione, cinque anni di interdizione ai pubblici uffici e a libertà vigilata.
Il 18/05/1939 fa domanda di grazia al Ministero dell'Interno promettendo di non interessarsi più alla politica pentendosi di aver intrapreso una strada sbagliata. Riconosce, altresì, l'opera di civiltà e umanità svolta dal Fascismo.
Appartiene a una famiglia cattolica con sorella suora di clausura e una zia Superiora nel Ricovero di Dronero. La madre è molto anziana e la fidanzata lo attende per celebrare il matrimonio.
Nonostante il suo appello il 13/11/1940 il Ministero dell'Interno, associandosi al parere contrario espresso dall'Autorità di Pubblica sicurezza e dall'Arma dei RR.CC., non gli concede il condono della pena residua.
Viene liberato nel maggio del 1942 dalle carceri di Civitavecchia per condono di due anni della pena e sottoposto a libertà vigilata per un anno.
Partecipa alla Resistenza dal 1943 al 1945.