Angelo
Bevilacqua
M
02/08/1895, Albisola Superiore (SV), Italia
29/11/1944, Monte Camulera, Murialdo (SV), Italia
Di mestiere faceva il siderurgico. Fu un partigiano combattente attivo dal 1-10-1943 presso la V Brigata Garibaldi "Fratelli Figuccio", noto a tutti come "Gin" oppure come "Leone".
Socialista dal 1921, comunista dal 1924, vigilato dal 1924 e schedato nel 1935, fu organizzatore di manifestazioni e diffusore di idee e stampe comuniste soprattutto all'interno degli ambienti operai nelle fabbriche savonesi; venne infatti arrestato il 3-3-1934 per diffusioni di stampa comunista, per partecipazione ad associazione comunista e per propaganda sovversiva, con sentenza n.15 del 20-3-1935 il Tribunale Speciale lo condanna a 10 anni di reclusione (2 condonati), detenuto a Fossano (CN) e liberato per amnistia il 5-4-1937.
Fu nuovamente arrestato nell'ottobre del 1942 per propaganda antifascista ed assegnato al confino nel dicembre dello stesso anno (pena commutata in ammonizione nel gennaio del 1943). Membro del Comitato federale del PCI di Savona, il 28-7-1943 parlò dal balcone del palazzo civico alla popolazione savonese, promuovendo il Comitato d'azione antifascista. A partire dall'estate del 1943 fu un fervente organizzatore della Resistenza armata nel savonese, riuscendo in più di una circostanza a sfuggire dal pericolo incombente grazie ad una straordinaria tempra morale e ad un grande coraggio (come nel caso del rastrellamento di Cengio, a Savona, e del tentativo di cattura da parte dei fascisti a Monseglio, presso Cuneo). Catturato il 29-11-1944 nel corso di un rastrellamento lungo la strada di Riofreddo, a Monte Camulera, presso Murialdo (SV), fu trucidato nel pomeriggio di quello quello stesso giorno dai militi della Guardia Nazionale Repubblicana di Imperia (comandata da Giovanni Ferraris): erano circa le 17.30 e fu finito barbaremente a colpi di calcio di fucile sul capo assieme ad altri cinque compagni. Di lui si dice che "combattente della lotta partigiana, fedele alla Patria e animato da vivo amore per la Libertà, dimostrava sin dai primi giorni tempra impareggiabile di organizzatore. Animava la Resistenza nella zona di Savona e, nel corso di numerose azioni, dava belle e sicure prove di decisione e di valore. Durante un duro rastrellamento, condotto da soverchianti forze, cadeva in mani nemiche sul Monte Camulera mentre, incurante del pericolo, si portava da una posizione all'altra per animare la lotta. Nelle poche ore della sua prigionia manteneva contegno fiero ed esemplare e, sul luogo stesso della cattura, affrontava la morte col coraggio dei valorosi" ("Zona di Savona, settembre 1943 - novembre 1944"). Fu decorato alla memoria con medaglia d'argento al valor militare.
Guido Malandra, I volontari della Libertà della II Zona Partigiana Ligure (Savona), Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, Savona, 2005.
Le sentenze del Tribunale Speciale in http://www.tmcrew.org/memoria/spaccatrosi/Storiografia/sentenze_Trib_Spec_1935.htm
Citazioni di o su Angelo Bevilacqua in Monografia
• Guido Malandra, I volontari della Libertà della II Zona Partigiana Ligure, Savona, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, 2005