C10/00003/00/00/00005
"Botti Ferdinando"
Il fasc. contiene carte (per lo più originali) relative alla deportazione in Germania come lavoratore coatto di Ferdinando Botti, un civile catturato a Lanzo dai tedeschi durante un rastrellamento. Le carte ne attestano i passaggi a Suzzara, a Kahla e a Poessneck e infine il rientro in Italia. Oltre a cartoline illustrate (da Suzzara) o postali (dal Lager) indirizzate al padre Pietro o a membri delle famiglie lanzesi Arietti e Massa, il fasc. contiene documentazione prodotta dall'amministrazione del Lager di Kahla (carte alimentari, permessi di circolazione, ecc.) e carte diverse successive alla liberazione relative all'esperienza di internamento di Botti: documenti del Comitato italiano di Saalfeld e del Centro assistenza reduci Germania di Milano, tessera di iscrizione all'Anei di Lanzo, attestati di autorità italiane e infine una breve cronologia ms. riepilogativa della vicenda personale di Botti.
22/06/1964; 24/03/1946; 23/06/1945-17/08/1945; 31/01/1945-17/04/1945; 11/05/1944-28/11/1944; carte senza data [13/07/1945-]; carte senza data [1944-1945]; carte senza data [-05/1945]; carte senza data [-13/11/1944]
Su tre cartoline l'affrancatura non è prestampata, ma costituita da 3 francobolli veri e propri (volto di Hitler di profilo, con scritta: "Deutsche Reich"). Alcuni elementi del testo delle cartoline sembrano stati cancellati, forse dalla censura. Sul certificato di iscrizione di Botti all'anagrafe della polizia di Poessneck è applicata una marca da bollo. Tale documento appare peraltro fragile e rivela varie lesioni; un nastro adesivo vi ha inoltre rilasciato sopra della sostanza collosa.