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Istituto storico della Resistenza e della Società Contemporanea in Provincia di Cuneo 'D.L. Bianco'
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La struttura dell'archivio riflette il suo processo di crescita e risulta così articolata. Sezione destinata alle formazioni Autonome: è composta dall'Archivio Enrico Martini Mauri (1944-1945; bb. 3), costituito in parte da fotocopie di documenti conservati presso l'Insmli e in parte da materiale versato da Renzo Amadeo; carte Icilio Ronchi Della Rocca (1943-1948; bb. 4), composte da documenti della 12ª divisione autonoma Bra di cui Della Rocca era comandante; archivio formazioni autonome Rinnovamento (1943-1945; bb. 8), con documenti del gruppo divisioni R, della 3ª divisione Alpi e delle brigate dipendenti, che si integrano con le carte Luigi Scimè-5ª divisione Alpi (1944-1945; bb. 3); fondo divisioni autonome Miscellanea (1944-1948; bb. 6), conposto da versamenti diversi effettuati da esponenti che hanno militato nelle formazioni autonome. Sezione delle formazioni Garibaldi: è composta dall'Archivio della 104ª brigata Garibaldi Carlo Fissore (1943-145; bb. 8); archivio della 177ª brigata Garibaldi Barale (1943-1948; bb. 2); Bartolomeo Bruna Rosso, comandante della brigata, e Bartolomeo Giuliano; Carte Ernesto Portonero (1944-1946; bb. 5), versate da Portonero, antifascista condannato al confino, promotore di bande partigiane e delegato civile di collegamento con la 6ª divisione Garibaldi Langhe: le carte riguardano sopratutto la penetrazione e l'attività del Pci nelle Langhe; fondo divisioni Garibaldi-Miscellanea (1944-1946; bb. 5), con versamenti diversi, spesso frammentari. Fanno parte di questa sezione inoltre le carte donate da Aurore Barale, figlia di Giovanni e sorella di Spartaco, militanti comunisti uccisi dai tedeschi a Boves nel 1944; quelle versate da Angelo Boero, commissario di distaccamento della 181ª brigata Garibaldi e da Umberto Oggerino, relative alla 14ª brigata Garibaldi Mondovì. Sezione delle formazioni Giustizia e libertà: è composta dall'archivio di Nuto Revelli (1943-1945; bb. 28), cui sono aggregate le Carte Archivio II Settore, le Carte Archivio 2ª Banda, le Carte Archivio L. Berutti, le Carte Archivio Divisione Littorio (1): il materiale è stato depositato in fotocopia da Nuto revelli, ufficiale degli alpini e comandante partigiano, che ha raccolto numerosi documenti con una precisione quasi diaristica che permette di ricostruire anche minutamente gli avvenimenti che hanno coinvolto le unità partigiane a cui apparteva; carte Alberto e Dante Livio Bianco (1943-1946; bb. 48), con documentazione di Dante Livio commissario della 1ª divisione alpina Gl e poi comandante delle formazioni Gl del Piemonte e di Alberto, comandante della 5ª banda, poi della brigata Val Grana e successivamente della 3ª divisione Gl Langhe: la documentazione è in fotocopia e, insieme alle carte depositate da Nuto Revelli e Detto Dalmastro, offre uno spaccato notevole dell'attività delle formazioni Gl in provincia e in regione; carte Benedetto Dalmastro, Detto, (1943-1961; bb. 18), la cui documentazione, in originale, costituisce l'archivio della 2ª divisione alpina Gl di cui Dalmastro fu commissario politico e offre una panoramica molto ampia sulle problematiche partigiane; carte Giovanni Perlo (1944-1945; bb. 2), che costituiscono quanto è stato conservato dell'archivio della brigata Gl val Grana Braccini; infine il fondo Gl-Miscellanea (bb. 2), che raccoglie carte di vari appartenenti alle formazioni Gl del cuneese.
Un versamento recente è costituito dalla documentazione relativa al concorso per l'erezione del monumento alla Resistenza italiana in Cuneo (1961-1969), che rappresenta una utilissima integrazione di quanto conservato presso l'archivio del Comune di Cuneo. Altri fondi importanti conservati presso l'Istituto sono: l'archivio dell'Anpi (1922-1952; bb. 24); archivio della Camera di commercio di Cuneo (1909-1969; bb. 34), che documenta le vicende della Ccia fra il primo e il secondo dopoguerra, l'attività del Consiglio provinciale dell'economia corporativa sia per il settore industriale che per quelli agricolo forestale commerciale e del lavoro, con una sezione speciale dedicata all'attività economica della popolazione ebraica (2); l'archivio della ditta Ceramiche Besio di Mondovì (anni Venti-Quaranta; cospicuo e in fase di riordino). A partire dagli anni Ottanta l'Istituto ha raccolto carteggi personali e/o famigliari relativi al XIX e XX secolo il cui interesse trascende l'ambito della storia locale. Tra essi si segnalano le carte di Bartolomeo Vanzetti (1890-1975; bb. 14), che comprendono carteggi famigliari e con le autorità statunitensi per la riabilitazione del giovane cuneese, la raccolta degli atti del processo oltre a giornali e materiale utilizzato come base per rappresentazioni teatrali e televisive; carte Giuseppe Cavallera (1890-1950; bb. 8), che conservano i documenti e il carteggio, dal 1898 al 1926, di Giuseppe Cavallera (1873-1952), pioniere del movimento operaio, deputato socialista di Iglesias e di Cuneo e una parte del fondo contiene documenti e disegni del figlio Giuseppe, commissario della 104ª brigata Garibaldi relativi alla resistenza in Val Maira; carte marcello Soleri (1882-1945; bb. 22), che rappresentano una parte, esigua rispetto al corpo complessivo, del carteggio e della documentazione raccolta da Marcello Soleri (1882-1945), versata all'Archivio di Stato di Cuneo dal figlio Modesto (è previsto un riordino unitario dei due versamenti in collaborazione con l'As di Cuneo); carte Luigi Silvestri (1902-1970; bb. 44), con ampia documentazione sull'Azione cattolica e sulla Democrazia cristiana per la quale Silvestro fu consigliere e asserssore comunale. A partire dagli anni Novanta è divenuta consistente la documentazione riguardante i partiti politici dell'ultimo dopoguerra ed è stata pertanto costituita la Sezione archivi di partito comprendente l'archivio di Democrazia proletaria (1983-anni Novanta; bb. 9), in cui sono particolarmente rappresentati i problemi del lavoro, dell'inquinamento, dell'agricoltura, della montagna e del nucleare; archivio di Lotta continua (1964-1981; bb. 10), con documenti sulle lotte studentesche, sulle rivendicazioni politiche e sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche locali; archivio del Partito comunista italiano Federazione di Cuneo (1960-1990; bb. 119); archivio del Partito socialista italiano Federazione di Cuneo (1960-1991; bb. 58), con documentazione riguardante prevalentemente gli anni Settanta e Ottanta, con particolare attenzione al movimento degli iscritti e della crescita delle sezioni; archivio del partito socialdemocratico italiano Federazione di Cuneo (1972-1994; bb. 4). La frammentazione dei versamenti portò, nella fase di costituzione dell'archivio, alla creazione di miscellanee tematiche, attualmente conservate benché soggette al minore incremento possibile. Esse sono: Seconda guerra mondiale (bb. 12), recentemente accresciuta da una cospicua documentazione relativa all'attività militare della Rsi in provincia, recuperata grazie ad una ricerca compiuta presso l'archivio storico dello Stato maggiore dell'esercito; Questione ebraica (bb. 1); Internamento e deportazione (bb. 5); Comuni (bb. 89), con una raccolta di documenti, quasi sempre in fotocopia, provenienti da archivi comunali e da privati; Piccoli fondi (bb. 12), che raccolgono le buste che, per l'esiguità e la polverizzazione dei documenti per le provenienze e per i più svariati contenuti, non rientrano in fondi più organici. Anche all'interno di questa sezione non mancano, tuttavia, i documenti di grande interesse sulla seconda guerra mondiale e sulla Resistenza nel Cuneese e considerevole è la presenza di documentazione fotografica; Manifesti (in corso di riordinamento). Anche la raccolta stampa partigiana è tradizionalmente considerata parte dell'archivio. Alla fine degli anni Ottanta l'Istituto, pur non essendo depositario del fondo, ha curato il riordino e la descrizione dell'archivio della famiglia Galimberti affidato al Comune e conservato per volere testamentario di Carlo Enrico Galimberti nella casa di famiglia, divenuta biblioteca e pinacoteca pubblica. Si tratta di un archivio molto consistente che raccoglie in 132 buste una documentazione che si estende per oltre un secolo (1859-1974). Un vero e proprio archivio di famiglia che restituisce l'intreccio dei rapporti privati e al cui interno è possibile individuare nuclei di documentazione relativa all'attività pubblica dei suoi componenti: corrispondenza politica di Tancredi senior, avvocato, deputato al collegio di Cuneo dal 1887 al 1913, sottosegretario alla pubblica istruzione con Di Rudinì, ministro delle poste con Zanardelli, senatore dal 1929; carteggi letterari e manoscritti dei saggi di Alice Schanzer Galimberti; corrispondenza e carte di Tancredi junior (Duccio) e Carlo Enrico (3). La serie delle carte di Duccio non illumina però, se non in minima parte, sulla sua attività politica e sul ruolo da lui avuto nella Resistenza e in particolare nelle formazioni Gl del Cuneese; per questo aspetto è necessario ricorrere ai fondi archivistici delle divisioni Gl segnalati precedentemente presso l'Isr di Cuneo e ancor più ai carteggi del Comando regionale Gl conservati presso l'Istituto regionale piemontese.
Biblioteca: 26.208 volumi e opuscoli, dalla fine del XIX secolo al 2000 e 6.156 documenti di biblioteca; dispone di cataloghi per autori, per titoli, per soggetto e di cataloghi per i periodici.
Archivio: cospicua documentazione sulla Resistenza, sulla seconda guerra mondiale e sui partiti politici della seconda metà del XX secolo.
Emeroteca e videoteca specializzate in storia del XIX e XX secolo.
• Calandri Michele (a cura di), Guida agli archivi dell'Istituto storico della Resistenza in Cuneo e provincia, in Guida agli archivi della Resistenza, Roma, Mbca, 1983, pp. 255-306 •
La descrizione dell'archivio della famiglia Galimberti è stata pubblicata in Mana Emma (a cura di), Archivio Galimberti, Roma, Ufficio centrale per i beni archivistici, 1992
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