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Archivio nazionale cinematografico della Resistenza
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L'Archivio nazionale cinematografico della Resistenza è stato creato a Torino nel 1966 per iniziativa di Ferruccio Parri e del sindaco di Torino Giuseppe Grosso, presieduto inizialmente da Franco Antonicelli e in seguito da Paolo Gobetti, fino alla sua morte.
I suoi compiti istituzionali consistono nel raccogliere, conservare, ordinare documenti cinematografici sulla storia della Resistenza, dell'antifascismo e della deportazione in Italia e in Europa e più generalmente nello studio del mezzo cinematografico come fonte documentaria e come strumento di comunicazione e divulgazione della storia contemporanea, obiettivo questo perseguito attraverso un insieme di attività: ricerca, produzione di filmati, pubblicazioni, interventi didattici e organizzazione di manifestazioni e seminari.
Il patrimonio archivistico posseduto dall'Ancr è di grande interesse e originale nel quadro delle cineteche europee, per la presenza di documenti unici e giustifica la necessità di muoversi preliminarmente con compiti conservativi. Questo patrimonio è suddiviso nelle seguenti sezioni: fototeca (oltre 31.000 documenti fotografici relativi alla guerra di Spagna, alla Resistenza, all'industria e vita quotidiana in Piemonte, al cinema italiano, tedesco, americano); cineteca (2.200 unità filmiche principalmente costituite da cinegiornali, documentari, documenti cinematografici e film a soggetto); videoteca (16.000 film e programmi tv, nastroteca sonora (cassette e bobine, per oltre 1.500 pezzi, con registrazioni di interviste, conversazioni, convegni, ecc.). Alla sezione audiovisiva è affiancata anche una sezione cartacea che comprende la biblioteca (specializzata in cinema e storia) con circa 11.000 monografie, una cospicua sezione di periodici con circa 1.200 testate, circa 1.000 manifesti e 14.000 foto soggetti, una poderosa collezione di ritagli stampa e di press book (6.700 unità). L'attività di ricerca è stata svolta principalmente con il mezzo filmico e video, essendo stati teorizzati sin dall'inizio degli anni Settanta, e principalmente da Paolo Gobetti, il ruolo e l'importanza dell'intervista e della testimonianza registrata con immagini e suoni. In questo ambito l'Archivio ha condotto campagne di ricerca a partire dal 1969, con la pellicola e con il video, raccogliendo testimonianze originali (più di 3.000 ore), sui seguenti temi: amici di Piero Gobetti, guerra di Spagna, Resistenza, seconda guerra mondiale, movimento operaio.
Tutte le testimonianze sono attualmente registrate e consultabili su un database.
L'Archivio cartaceo è stato inoltre recentemente riordinato, condizionato in 189 unità archivistiche suddiviso in 3 fondi: L'Archivio amministrativo, il Fondo cinema e Televisione e il Fondo guerra e Resistenza.
Si aggiungono nuovi fondi ricevuti: Donne e Resistenza; il Fondo Imi-Anei che sono attualmente in fase di riordino e descrizione.