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Istituto regionale per la storia del Movimento di Liberazione nelle Marche
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L'attuale sistemazione e il riordino, con specifica inventariazione dei documenti presenti nell'archivio dell'Irsml, è avvenuta agli inizi degli anni Novanta per scelta organizzativa espressa dal Comitato direttivo. L'archivio, al momento di tale decisione, presentava una suddivisione come da catalogo pubblicato nel 1979 e ripreso dalla Guida agli archivi della Resistenza del 1983, inoltre raccoglieva una notevole quantità di documenti non ancora inventariati senza alcuna notizia riguardo la loro paternità e provenienza. Si è potuto soltanto appurare che tali documenti non facevano parte di un unico archivio ma erano depositi o donazioni di origini diverse e senza alcun estremo informativo. Questa situazione si era creata dopo che nel febbraio del 1989 era venuto a mancare improvvisamente Alberto Galeazzi; l'ex comandante partigiano che era stato il principale artefice della costituzione dell'archivio dell'Istituto e ne era stato curatore e responsabile fino alla sua scomparsa. Con essa andavano perdute per sempre notizie importanti sull'origine di molti documenti presenti in archivio. Negli anni successivi il Comitato direttivo ha ritenuto opportuno dare un nuovo mandato per la sistemazione definitiva dell'archivio, aprendo al suo interno una discussione sulle modalità da seguire per affrontare tale lavoro. Già la prima inventariazione dell'archivio, quella apparsa sulla Guida 1983, si presentava anomala e non proprio rispondente alle norme archivistiche consolidate. E' vero che gran parte delle carte di questa prima inventariazione erano riconducibili all'archivio personale di Alberto Galeazzi, ma le stesse erano state integrate con altri documenti, provenienti da fondi diversi, arbitrariamente divisi e non più riconoscibili. Questo per adeguare le carte di archivio ad una suddivisione cronologico-tematica per categorie, lavoro logicamente apprezzabile ma archivisticamente non corretto. Si era venuta a creare una situazione in cui era impossibile ricostituire l'originario archivio Galeazzi e nello stesso tempo non era praticabile inventariare le carte disordinatamente depositate in archivio, con metodo corretto, per la mancanza dei dati essenziali riguardo la provenienza e l'esatta consistenza dei vari versamenti. Il Comitato direttivo ha deciso, constatando le difficoltà oggettive del riordino, di adottare questo piano di intervento: integrare nel nucleo già inventariato dell'archivio le carte di provenienza sconosciuta ma comunque di interesse storico e archivistico, continuando a seguire l'arbitraria suddivisione per categorie, ampliandone se necessario l'arco cronologico-tematico in modo da rendere comunque consultabili documenti che altrimenti non avrebbero avuto possibilità di descrizione; individuare all'interno delle carte presenti in archivio prima del riordino, eventuali possibili fondi omogenei già inventariati (Fascio di Falconara,1922-1945; Confederterra, 1945-1952; Officina Cecchetti, Alberto Galeazzi, Guido Molinelli, Mario Zingaretti, Franco Patrignani) o altri ancora da inventariare (Scuola professionale di Camerano) e procedere alla loro inventariazione come fondi ben distinti anche se all'interno delle categorie; segnalare con annotazioni e rimandi, tutte le carte presenti nei fascicoli già inventariati e riconducibili all'originario archivio Galeazzi (una parte di questo archivio è rimasta inalterata); provvedere al riordino e all'inventariazione di tutto il materiale presente in archivio di cui era possibile stabilire la provenienza e di tutto il materiale acquisito dopo l'inizio del riordino, seguendo esclusivamente criteri di corretta procedura archivistica.
Oltre alla cura e alla conservazione del patrimonio bibliografico e archivistico, l'Irsmlm promuove lo sviluppo degli studi di storia contemporanea, valorizzando ricerche locali sia attraverso l'organizzazione di convegni e seminari, sia mediante pubblicazioni di libri. Attraverso corsi di formazione provvede all'aggiornamento didattico dei docenti. L'Istituto dal 1988 pubblica la rivista "Storia e problemi contemporanei" (già "Quaderni di Resistenza Marche", I, 1981).
Al momento attuale l'archivio dell'Istituto si presenta composto da due sezioni. La prima, suddivisa per categorie formate seguendo un ordine cronologico-tematico, non avendo i requisiti di un archivio vero e proprio, è stata indicata quale Centro di documentazione. Essa non ha più possibilità di ampliamento o di integrazione, ma la sua importanza per la qualità dei documenti che raccoglie e quindi per la ricerca storica nelle Marche è indiscutibile. Le categorie in cui è strutturato il Centro di documentazione sono diciasette e sono segnate dalle lettere dell'alfabeto: A (Italia liberale 1861-1915); B (1ª Guerra mondiale, dopoguerra e crisi del sistema liberale); C (Fascismo origini); D (Fascismo regime); E (dall'armistizio alla liberazione); F (antifascismo negli anni del regime); G (antifascismo e Resistenza); H (Resistenza, attività militare); I(secondo dopoguerra); L (chiesa cattolica); M (manifesti); N (vita civile nell'Italia repubblicana, tra sviluppo economico, scelte politiche e trasformazioni sociali); O (cultura e società); P (memorialistica e carte private); Q (elezioni); R (biografie); V (volantini). Ogni singola categoria al suo interno è divisa in fondi, alcuni di cui è stato possibile recuperare la provenienza sono rimasti inalterati, gli altri come già spiegato, sono stati formati per non disperdere documenti di provenienza sconosciuta. I fondi all'interno del Centro di documentazione sono 93 (novantatre). Nella seconda sezione dell'Archivio vengono inclusi i fondi depositati o donati da privati cittadini, da enti e istituzioni pubbliche o private. Tra questi si segnalano i fondi: Albertino Castellucci (1939-1980; bb. 637); Ermenegildo Catalini (1924-1961; b. 1); Albano Corneli (1898-1957; bb. 12); Corte d'assise di Ancona (1867-1928; bb. 7, in fotocopia da Archivio di stato di Ancona); Cesare Franchini (anni Sessanta-Settanta,; b. 1) con solo manifesti; Alberto Galeazzi (1918-1984; bb 3); Issem/Istituto per lo studio dello sviluppo economico nelle Marche (1961-1969; bb. 8); Associazione Italia-Nicaragua (1979-1989; bb. 26); Lettere prigionieri di guerra (1939-1950; bb. 2); Stefano Lucesoli (1980-1988; bb. 2); Poliuto Malaspina (1931-1951; b.1); Ernesto Martini (1914-1988; bb. 5); Adolfo Martorelli (1905-1923; b. 1); Guido Molinelli (1921-1948; b. 1); Paolo Pasquini (1969-1973; bb. 2); Franco Patrignani (1911-1987; bb. 10); Sigilfredo Pelizza (1914-1938; b. 1); Luigi Rapino (1922-1944; b. 1); Ennio Raschia (1975-2007; b. 6); Antonietta Sebastianelli (1925-1963; bb. 3); Giacomo Sonnino (1932-1944; b. 1); Amilcare Sternini (1944-1951; b. 1); Roberto Venturini e Zaira Regini (1938-1942; b. 1); Sergio Zampini (1981-1990; bb. 2); Mario Zingaretti (1909-1965; b. 1); Sezione Pci di Palombella-An (1943-1998; bb. 12); Sezione Pci di Pietralacroce-An (1944-2005; bb. 24); Tribunale procedimenti correzionali (1869-1925; bb. 12, in fotocopia da Archivio di stato di Ancona); Amato Primo Tiraboschi (in fase di riordino); Emilio Ferretti (in fase di riordino); Amedei Malgari (in fase di riordino); Associazione "Città Futura" (in fase di riordino).
Tutti i fondi compresi nelle due sezioni dell'archivio sono strutturati secondo le vigenti regole archivistiche, suddivisi in serie e fascicoli.
Archivio consistenza: 1.073 buste, 24 fondi privati, 3 fondi da enti pubblici, 4 da enti privati; fotografie di avvenimenti di storia e vita locale, manifesti e volantini dall'Unità al periodo attuale.
• Notizie sull'Istituto. Catalogo dell'archivio e dell'emeroteca, Irsmlm (cur.), Urbino, 1979 • Catalogo della stampa periodica, Salati Silvana (cur.), Ancona, Irsmlm, 1992 • Guida agli archivi dell'Istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nelle Marche, Pacetti Massimo e Santarelli Enzo (cur.) in Guida agli archivi della Resistenza, Roma, Mbca, 1983, pp. 833-846
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