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CARTACEO: Volantino "COMPAGNI!"

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C09/00007/00/00/00011/000/0001
Volantino "COMPAGNI!"
Volantino a firma del Comitato sindacale piemontese del Partito d'Azione datato "Torino, 19 marzo 1945". NelI'intestazione: "PARTITO / D'AZIONE / GL / C.L.N.". Dopo una parte introduttiva, il volantino si struttura in 12 punti numerati concernenti il programma del partito rispetto all'assetto delle istituzioni e della società italiane dopo la sconfitta del fascismo. I 12 punti e parte del testo sono in grassetto.
"COMPAGNI! / Il Partito d'Azione trova la sua ragione di esistenza come partito socia / lista che, fondandosi sull'esperienza degli ultimi trent'anni, riconosca vano e / talora nettamente reazionario l'ottenimento di trasformazioni sociali senza la / contemporanea trasformazione profonda della struttura dello Stato, denunciando / come suoi avversari irriducibili sia l'organizzazione capitalistica della società, / sia l'organizzazione burocratica accentrata dello Stato. / Dichiara che il fascismo è stato appunto l'ultima evoluzione rovinosa della / solidarietà di queste due forze reazionarie e che limitare la lotta soltanto con / tro una delle due significa compromettere la riuscita della Rivoluzione Democratica. / Caratteristica del Partito d'Azione è perciò un'azione quotidiana e siste / matica rivolta alla trasformazione strutturale dello Stato ed all'organizzazione delle masse per la realizzazione dei seguenti fini programmatici immediati e / futuri: / 1 - Abbattimento della Monarchia come Istituto su cui si appoggiano le oligar / chie finanziarie, nazionalistiche e militari da un lato e la struttura soffocante / dello Stato accentratore dall'altro, con conseguente costituzione di una Re / pubblica democratica. / 2 - Massimo potenziamento dei Comitati di regione, provinciali, di comune, di / rione per trasformarli in Enti di governo autonomo del popolo italiano, in un sistema coordinato di liberi istituti. / 3 - Massimo potenziamento dei Comitati di fabbrica per trasformarli in organi / di gestione diretta democratica delle aziende - GRANDI, MEDIE e PICCOLE - / da parte dei lavoratori, con effettiva e definitiva abolizione del potere econo / mico, sociale e politico dei capitalisti e trasferimento di questo potere ALLE / CLASSI LAVORATRICI DEGLI OPERAI, DEI TECNICI, DEGLI IMPIEGATI che / lo esercitano a mezzo dei Consigli Aziendali. / 4 - Controllo statale dei grandi complessi produttivi, bancari, finanziari per la / tutela degli interessi della generalità dei cittadini. / 5 - Riforma agraria consistente nel trasferimento della proprietà della terra ai / coltivatori diretti, sotto forma di proprietà familiare o di cooperativa agricola / a seconda delle caratteristiche tecniche dei terreni e delle culture. / 6 - Garanzia del libero esercizio della proprietà artigiana , intendendosi per arti / giano il 'maestro' che non abbia più di qualche operaio alle proprie dipen / denze. / 7 - Passaggio allo stato giuridico di pubblico servizio, garantito dallo Stato, della / fornitura alla generalità dei cittadini dei mezzi necessari ad un'esistenza de / corosa ed allo sviluppo della propria personalità e precisamente: alimenti / fondamentali, abitazione igienica e sufficiente, assicurazione invalidità e vec / chiaia, assistenza maternità ed infanzia, scuole di ogni grado aperte ai meri / tevoli e soltanto a loro ed a spese dello Stato. / 8 - Libertà di pensiero, di stampa, di critica, di associazione, di culto. / 9 - Separazione della Chiesa dallo Stato, intesa come indipendenza assoluta delle / due Istituzioni, una dall'altra. Riconoscimento del Trattato del Laterano. / 10 - Inserimento dello Stato italiano in un sistema federativo internazionale dotato / di propri organi democratici legislativi ed esecutivi, nei quali i cittadini fede / rali possono far valere la loro volontà, non attraverso i rispettivi Stati ma, / direttamente, mediante libere elezioni federali. / 11 - Per il risanamento del bilancio dello Stato e per le spese di ricostruzione, / incameramento delle eccedenze patrimoniali oltre un limite minimo stabilito, / il cui reddito, non sia sufficiente a vivere senza lavorare. / 12 - ORGANIZZAZIONE DEL PARTITO COME PARTITO DEI LAVORATORI. I diri / genti di azienda saranno ammessi nel partito soltanto in quanto essi stessi / lavoratori, previa autorizzazione dei Comitati Sindacali competenti. / Torino, 19 marzo 1945. / Partito d'Azione / Comitato Sindacale Piemontese".
19/03/1945;
Dimensioni: mm. 255x172

Accessibile presente in archivio
Comune Luserna San Giovanni


ciclostilato carta 1





Buono


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Pecchenino Cristian 18/06/2014
18/06/2014
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Ultimo aggiornamento: mercoledì 30/1/2019