Guglielmo Savio, avvocato nato nel 1895, prese parte alla Resistenza nel Comando della 1ª divisione Garibaldi Piemonte e, dopo la liberazione, resse per pochi mesi l'Ufficio politico della Questura di Torino, con la carica di vicequestore. Il fondo, pervenuto all'Istituto in data imprecisata, frammisto alle carte dell'archivio originario, si segnala per una piccola, ma di notevole interesse, serie di documenti della Guardia nazionale repubblicana - catturata alla liberazione - rilevante soprattutto per le relazioni sui rastrellamenti in provincia di Torino nell'estate 1944. La restante documentazione, molto frammentaria, riguarda l'attività nella Questura torinese. Un fascicolo contenente stampa dei Gruppi di difesa della donna riconduce all'attività in questo organismo, come rappresentante del Pci, della moglie di Savio, Maria Cavaliere.
18/03/1944-08/04/1946; 1933; carte senza data [07/1944-05/1945]
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