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Fondo: Polliotti Carlo [ FPC ]

C09/00001 FPC
Polliotti Carlo
Polliotti Carlo
Il fondo è stato prodotto da Carlo Polliotti, partigiano nelle formazioni Garibaldi nel Pinerolese e nel Monferrato e dopo il 1945 dirigente sindacale.
Da un punto di vista contenutistico all'interno del fondo si possono identificare tre principali sedimentazioni, accomunate da un prevalente riferimento al contesto territoriale del Pinerolese (e, in misura minore, della provincia di Torino e del Piemonte): 1) carte di origine fascista (in parte risalenti agli anni del regime e in parte - preponderante - a quelli della Rsi: primariamente prodotte dal Comando provinciale della Gnr di Torino - e in misura minore di altri capoluoghi piemontesi - e dal dipendente Ufficio politico investigativo); 2) carte di origine resistenziale, precedenti e in parte minore successive alla Liberazione (e all'interno delle quali si possono distinguere carte connesse ad attività di unità partigiane in senso proprio - primariamente 1ª divisione Garibaldi, 4ª brigata Garibaldi, 19ª brigata Garibaldi - e carte da riconnettersi ad attività "di partito" - cioè del Partito comunista italiano, nel quale Polliotti militava - nell'ambito di tali unità); 3) carte connesse alle attività di studio, ricerca e divulgazione sulla storia della Resistenza svolte da Polliotti nel dopoguerra e in particolare nel corso degli anni '90 del Novecento. Pochissime, invece, le carte relative alle sue attività professionali e sindacali postbelliche.
Per quel che concerne le carte fasciste, al di là della loro collocazione e distribuzione nei diversi fascicoli all'interno del fondo Polliotti, va segnalata la probabile riconducibilità di una parte significativa di esse a quello che prima della Liberazione doveva essere parte dell'archivio corrente o di deposito dell'Ispettorato regionale per il Piemonte della Gnr (timbri a inchiostro sui documenti e frequenza delle annotazioni ms. sugli stessi attribuibili al comandante dell'Ispettorato Castriotta sembrano confermare una tale ipotesi). Altra parte delle carte di provenienza fascista - ancorché quantitativamente non paragonabile a quella riconducibile all'Ispettorato - andrà invece concettualmente associata a un ipotetico archivio (o fascicolo) personale intestato al fascista Giuseppe De Bernardi (o Debernardi) contenente varie tracce del suo cursus "politico-militare" prima e dopo l'8 settembre 1943. Su tali fasi ancora pienamente "fasciste" della vita archivistica delle carte in questione, tuttavia, la cautela è d'obbligo, mancando tra l'altro qualsiasi indizio esplicito in merito all'iter che, a partire dal disfacimento delle strutture del potere salotino in Piemonte nell'aprile del 1945, le portò in ultimo a essere assorbite dall'archivio personale di Polliotti.
Per quel che concerne la tipologia dei documenti presenti nel fondo, si segnala la presenza prevalente di dattiloscritti e manoscritti, ma non mancano raccolte di periodici, documenti di propaganda non a stampa e, con consistenze minori, manifesti, volantini, opuscoli e fotografie (queste ultime tutte risalenti al dopoguerra).
Prima del riordinamento l'organizzazione del fondo appariva segnata dalla presenza di due nuclei documentari tendenzialmente omogenei. I due nuclei apparivano ben individuabili, oltre che per la diversa collocazione topografica all'interno del Centro di documentazione, per tipologia documentaria (documenti originali in un caso, riproduzioni fotostatiche nell'altro) e per livello e qualità di avanzamento dei procedimenti di fascicolazione e condizionamento cui le carte erano state parzialmente sottoposte in passato.
Il primo nucleo era costituito prevalentemente da documenti originali, raccolti per lo più in camicie di cartoncino colorato di riuso e che andavano a costituire 30 fascicoli corredati di titoli e numerazione progressiva. Titolo e numerazione di ciascun fascicolo erano riportati tanto sul fronte della relativa camicia quanto in una sommaria scheda di registrazione riassuntiva dei contenuti dell'intero fondo posta a corredo di quest'ultimo. I titoli dei fascicoli riportati in tale scheda di registrazione, tuttavia, presentavano spesso divergenze rispetto a quelli indicati sulle camicie: questi, a loro volta, sembravano essere il prodotto di correzioni, sovrapposizioni e integrazioni logicamente e forse cronologicamente stratificate difficilmente collocabili e attribuibili.
Malgrado una diversa collocazione topografica apparivano inoltre da ricondursi a tale primo nucleo di documenti originali tanto un raggruppamento di carte reperite nell'armadio della Biblioteca del Centro (una cartellina marrone in cartoncino semirigido più altro materiale, in parte a stampa) quanto una busta da lettera in carta bianca - priva di titolo, ma operante come unità di conservazione per la riproduzione di una fotografia - rinvenuta nella parte superiore di una grossa scatola di cartone: su quest'ultima era collocato (anche se non fissato) un foglio con la dicitura "archivio Polliotti / fotocopie". La scatola ospitava anche il secondo nucleo organico di carte individuato costituito da riproduzioni fotostatiche (per lo più di documenti presenti nel primo nucleo). I fascicoli apparivano qui privi di numerazione, fisicamente individuati da cartelline di plastica trasparente o talora da semplici strisce di carta (di dimensioni variabili e talora di riuso) sulle quali era riportata una titolazione spesso sommaria.
A partire da quanto ora descritto in sede di riordino sono state individuate due serie archivistiche denominate rispettivamente Documenti originali e Riproduzioni fotostatiche.
10/08/1884-01/06/1997; carte senza data [29/10/1933-07/2001]
7 2 58
Versamenti
2005 2013 Accessibile Per informazioni e per la consultazione del Fondo rivolgersi all'Ufficio Cultura del comune di Luserna San Giovanni (0121954431).
Le carte fondo del fondo sono state spesso utilizzate (e talora pubblicate in trascrizione) da Polliotti all'interno del periodico autoprodotto "Appunti sulla Resistenza". È inoltre probabile che negli anni esse siano state talora messe a disposizione di singoli studiosi: è possibile che a questo fondo siano ad esempio da ricondursi almeno parte dei rimandi archivistici a un '"Archivio Carlo Polliotti e Bianca Secondo" (ACPBS) presenti in V. Careglio, R. Armando, R. Martino, La guerra a casa e al fronte. Civili, partigiani e soldati della pianura pinerolese 1940-1945, Pinerolo, Alzani, 2005 (mentre in altri casi si tratta di rinvii a documenti certamente non presenti nel fondo). Sporadici e non meglio specificabili riferimenti a Bianca Secondo (prima staffetta e in seguito moglie di Polliotti) quale cointestataria del fondo sono del resto presenti nei titoli originari riportati sulle camicie del sf. 20 B e dei fascc. 33 e 48 (cfr. anche l'appunto ms. "VISTO / Bianca" nel fasc. 1).


Relazioni con altri documenti e biografie


Pecchenino Cristian 28/03/2013
D'Arrigo Andrea 17/09/2013
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Come citare questa fonte. Polliotti Carlo  in Archivio Centro rete LSG, fondo Polliotti Carlo [IT-C09-FO385]
Ultimo aggiornamento: sabato 26/12/2020